Titolo: Urbino

Datazione: anni Quaranta (ante 1947)

Misure: cm 23,7×35,2

Tecnica e supporto: inchiostro di china su carta

Numero di catalogazione: 28/2018

Note: il disegno, eseguito a Urbino, ha come suo centro il ‘quadro’ rappresentante uno scorcio della città marchigiana con due vescovi volanti nel cielo, che poi si trasformerà in un’opera a colori (Processione ad Urbino, acquistato dalla Banca Popolare di Pesaro, ma senza i vescovi surreali che volano); rispetto al quadro definitivo, dove più chiaramente si riconoscono uno scorcio del prospetto sinistro della cattedrale tardosettecentesca con la statua di un santo vescovo (Sant’Agostino), la scalinata frontale e una delle altre due statue marmoree che la fiancheggiano (San Crescentino), oltre che ad uno degli edifici antistanti, qui la visione reale è maggiormente schematizzata ed idealizzata e rimane incentrata prevalentemente sulla statua bronzea dedicata a Raffaello in piazza Duca Federico, a sinistra rispetto alla facciata del duomo (monumento realizzato nel 1897 dallo scultore torinese Luigi Belli, 1896-1897, ed oggi non più in loco, essendo stato traslato nel 1947 in piazzale Roma). Proprio ad Urbino (presso il cui Istituto Statale d’Arte Caffè si era diplomato nel 1935), in una casa situata davanti al duomo, ospite della famiglia Benedetti, egli trascorse il periodo bellico, insegnando “Figura” nell’Istituto d’Arte nel 1943/1944.
Sui lati è una serie di figure e di personaggi (una banda di musicisti, un altro suo tipico e surreale vescovo volante, donne con l’ombrellino in costumi del Primo Novecento, un oratore – che richiama alla mente L’uomo bucranio: cfr. n.° di catalogazione 13/2018) – carabinieri, ecc.) che sembrano tratti ed ingranditi da quelli presenti ed accennati entro il ‘quadro’, attorno al monumento nella piazza. In quest’ultima, colta in un giorno di festa, si osservano il palco erettovi, i musicanti, i carabinieri e una processione che esce dalla chiesa raffigurata sulla sinistra.